Jan Batista Runcher (1714-1791)
originario di Runch, era "maestro di cappella" presso il duomo e direttore e organista nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento; compose numerose messe per quattro voci con orchestra e organo, cantate e oratori.
Jan Batista Rinna (1764-1846)
di Suracianins ebbe l'incarico di governatore di Gorizia e come rappresentante di Vienna fu commissario in Istria, Dalmazia e Albania. Per i suoi alti meriti fu accolto tra la nobiltà del tempo e ricevette il titolo di "Ciavalier de Rü Sciarè".
Siur (don) Micurà de Rü (1789-1847)
scrisse nel 1833 il manuale di grammatica "Versuch einer deutsch-ladinischen Sprachlehre", pubblicato dal dott. Lois Craffonara nella pubblicazione "Ladinia" n. 18 y n. 19. Egli tentò di creare un idioma ladino unificato.
Siur Mati Declara (1814-1884)
di Costadedoi scrisse in ladino la storia di Santa Genoveffa (primo libro ladino nel 1879) e più tardi la storia di Santa Notburga. Inoltre scrisse la storia della vallata "Valgünes recordanzes ladines" pubblicata in parte nel 1987. Siur Domene Irschara (1803-1879) di Jusciara fu monaco e abate nel convento di Novacella y per alcuni anni deputato della Dieta di Innsbruck.
Siur Ujöp Freinademez (1852-1908)
di Oies, missionario in Cina è stato dichiarato beato nel 1975 e santo nel 2003. Il vescovo Nazio Canazei (1883-1946) di Runch fu anche lui missionario in Cina, siur P. Hilarion Valentin (1853-1936) di Corcela fu prefetto apostolico nel Betiah e nel Nepal.
Il dott. Vijo Vittur (1882-1942)
di Pescol pubblicò nel 1912 il libro "Enneberg in Geschichte und Sage". Famosi scultori furono Gustin Valentin (1858-1941) di Cialaruns, Tone Daprè (1877-1980) di Anvì e i fratelli Pescosta di Ioja. Più d'uno furono anche i pittori degni di nota come Jan Mati Pescoler (1875-1951) di Grones che dipinse più di 50 chiese soprattutto in Tirolo e i fratelli Rudiferia di Castalda. L'artista più conosciuto al giorno d'oggi è il pittore Lois Irsara (*1923) di Jan de Berbura a Cialaruns.